giovedì 10 maggio 2007

È stato un naufragio da dilettanti

Riporto l'articolo di Sconcerti pubblicato quest'oggi sul corriere della sera on line.....

Mi sembra l'analisi migliore trovata nel web.

È stata per l'Inter una sconfitta molto grave che pregiudica la Coppa Italia e lascia una traccia aspra su tutta la stagione. È vero che le vittorie sono come gli esempi, una volta ottenute restano. Non vanno ridiscusse ogni momento. Ma tra Inter e Roma è sempre rimasto un discorso di fondo non completamente chiarito. La Roma è stata spesso più bella dell'Inter e soprattutto è sempre stata più povera. Dove l'Inter aveva venticinque giocatori, la Roma si fermava a poco più della metà. È sempre rimasto un piccolo dubbio su cosa abbia determinato alla fine la deriva, se il discorso tecnico o quello dell'abbondanza.In realtà l'Inter era completa e la Roma no. I migliori della Roma (Totti-De Rossi-Mexès) sono forse più bravi dei migliori dell'Inter, che infatti li vuole, ma la somma algebrica è dall'altra parte, è tutta per l'Inter. Resta però una serata come questa, non vergognosa ma squallida, così banale nelle sue giustificazioni da diventare volgare. E resta il disagio evidente dell'Inter a giocare contro la Roma. In tre settimane e due partite la Roma ha vinto due volte e segnato nove reti all'Inter. Il che porta a pensare che la vera partita dell'anno sia stata appena la terza, metà settembre, quando l'Inter vinse a Roma con il solito gol di Crespo. Fosse andata come ieri la Roma avrebbe lasciato l'Inter a 5 punti e forse tutta la stagione sarebbe andata diversamente. È stata una sconfitta brutale e normale. Tre gol in 15 minuti, altri tre nel resto del tempo. L'Inter ha avuto due volte modo di rimediare, ma ha insistito nei suoi limiti e per altre due volte ha perso la partita. Nel primo tempo alla Roma bastava apparire per seminare il panico, come un avvistamento di barbari. Non c'era difensore dell'Inter che attaccasse l'uomo, non c'era giocatore dell'Inter che avesse un senso tattico. Una botta di goliardia generale che era nell'aria, ma non poteva essere pensata in modo così tranciante. Bisogna evitare adesso di dare troppo credito a una singola notte di calcio particolare, bisogna evitare di credere al niente a cui si è assistito, ma non si può nemmeno sottovalutare. L'Inter ha sopportato la stagione ma non ha sopportato la vittoria. Si è dissolta nelle sue stesse consolazioni. Non sono questi i festeggiamenti di gente abituata a essere campione. Questa è la sazietà dei neofiti, di chi non sa darsi un limite. Soprattutto di chi non è assuefatto a vincere. Contro la Roma possono perdere tutti, è già successo. Ma questa non è stata la sconfitta dei più forti. È stato il naufragio di dilettanti.

Mario Sconcerti

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